Situazione attuale dei vaccini mRNA nei bovini
Situazione attuale sui vaccini mRNA nei bovini
- Nessun vaccino mRNA approvato per uso commerciale nei bovini: In tutto il mondo, inclusi USA, UE e Italia, non ci sono vaccini a mRNA autorizzati o licenziati per la vaccinazione routinaria del bestiame bovino (né per carne né per latticini). Questo vale per malattie come il COVID-19, l'influenza o altre comuni nei bovini. Le affermazioni contrarie circolanti online sono spesso disinformazione o basate su paure infondate.
- Solo trial sperimentali in corso: Ci sono "studi promettenti" su vaccini mRNA per proteggere i bovini da malattie specifiche, come l'influenza aviaria (H5N1) nei bovini da latte o la febbre aftosa. Ad esempio:
- Un vaccino mRNA contro l'H5N1 è stato testato su vitelli nel 2025, "mostrando una risposta immunitaria robusta", ma è ancora in fase sperimentale e non usato in allevamenti commerciali.
- Un altro contro la febbre aftosa è stato testato nel luglio 2025, ma di nuovo, non approvato per l'uso. Questi trial non coinvolgono catene di produzione alimentare, e ufficialmente non c'è traccia di prodotti derivati da questi animali che arrivino al consumatore.
- In Italia e UE: La situazione è analoga. Non ci sono autorizzazioni per vaccini mRNA nei bovini da reddito, e le normative europee (come il Regolamento UE 2023/361) enfatizzano la sorveglianza, ma non menzionano mRNA per uso standard. I vaccini comuni per bovini (es. contro BVD, IBR o leptospirosi) usano tecnologie tradizionali, non mRNA.
- Scegli prodotti biologici o certificati: In Italia, cerca etichette come "Bio" (Reg. UE 2018/848) o "Prodotto di montagna", che spesso implicano minori interventi vaccinali e maggiore tracciabilità. Marche come Alce Nero, Mulino Bianco (per latticini) o aziende locali bio potrebbero allinearsi ai tuoi criteri.
- Contatta i produttori: Per marche specifiche (es. Granarolo, Parmigiano Reggiano DOP, o carne di marchi come Biraghi), puoi chiedere direttamente sui loro siti o via email se usano vaccini mRNA (la risposta sarà no, ma ti dà tranquillità).
- Fonti alternative: Opta per allevamenti etici o mercati contadini, dove puoi parlare direttamente con gli agricoltori.
DANNI DELLE VACCINAZIONI ZOOTECNICHE IN SARDEGNA
Le autorità italiane avevano realizzato un programma di ricerca scientifica che aveva evidenziato un legame diretto tra le vaccinazioni del 2024 contro la febbre catarrale degli ovini e
1) la riduzione della fertilità
2) la ridotta produzione di latte nelle aziende interessate dal programma di vaccinazione
1) RIDUZIONE DELLA FERTILITA'
La ricerca ha dimostrato che la produzione di latte nelle aziende interessate dal programma di vaccinazione è stata inferiore del 27% a quella delle aziende in cui le vaccinazioni non hanno avuto luogo (produzione pro capite/giorno). In media la produzione è diminuita di 18,8 litri per animale (minimo 11,4 litri, massimo 27,5 litri pro capite).
Successivamente alle vaccinazioni le autorità italiane avevano stimato un mancato agnello/capretto su 10 e un mancato vitello ogni 33.
2) RIDOTTA PRODUZIONE DI LATTE
La ricerca ha dimostrato che la produzione di latte nelle aziende interessate dal programma di vaccinazione è stata inferiore del 27% a quella delle aziende in cui le vaccinazioni non hanno avuto luogo (produzione pro capite/giorno). In media la produzione è diminuita di 18,8 litri per animale (minimo 11,4 litri, massimo 27,5 litri pro capite).
I DECESSI (migliaia) a seguito di vaccinazione non sono stati considerati.
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