Richiesta di sequestro cautelativo dei vaccini a mRNA in tutta Italia per motivi di salute pubblica

 Relazione per la richiesta di sequestro dei vaccini a mRNA in Italia

Oggetto: Richiesta di sequestro cautelativo dei vaccini a mRNA per motivi di salute pubblicaPremessa
La presente relazione è redatta al fine di richiedere il sequestro cautelativo dei vaccini a mRNA contro il COVID-19 (Comirnaty di Pfizer-BioNTech e Spikevax di Moderna) attualmente autorizzati in Italia, sulla base di evidenze scientifiche, segnalazioni di farmacovigilanza e preoccupazioni etiche e legali che sollevano dubbi significativi sulla loro sicurezza e sul rapporto rischio-beneficio. La richiesta si fonda su un’analisi critica delle informazioni disponibili, considerando sia il consenso scientifico istituzionale sia le evidenze emergenti da studi indipendenti e segnalazioni di eventi avversi.
Motivazioni della richiesta
  1. Segnalazioni di eventi avversi gravi e decessi associati ai vaccini a mRNA
    • Secondo il database VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System) statunitense, al 31 dicembre 2024, sono stati riportati 37.544 decessi associati ai vaccini COVID-19, con una percentuale significativa legata ai vaccini a mRNA. Sebbene VAERS non stabilisca causalità diretta, il numero di segnalazioni supera di gran lunga le soglie storiche che hanno portato al ritiro di vaccini precedenti (es. vaccino contro l’influenza suina del 1976, ritirato dopo 50 decessi).
    • In Italia, i rapporti di farmacovigilanza dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) riportano migliaia di eventi avversi gravi, inclusi casi di miocardite, trombosi e reazioni neurologiche, con particolare incidenza nei giovani. Tuttavia, l’assenza di un sistema dedicato di farmacovigilanza per i vaccini COVID-19 in Italia limita la trasparenza e l’accuratezza delle segnalazioni.
    • Studi autoptici internazionali hanno confermato un nesso causale tra vaccinazione a mRNA e decessi per miocardite in giovani individui, con almeno 12 studi che evidenziano un’associazione con mortalità in eccesso (fino a 17 milioni di decessi globali stimati).
  2. Contaminazione da DNA e rischi a lungo termine
    • Undici rapporti indipendenti hanno rilevato livelli di contaminazione da DNA nei vaccini a mRNA fino a 65.500% superiori ai limiti regolatori, sollevando preoccupazioni su potenziali rischi di integrazione genomica e insorgenza di patologie come il cancro.
    • Sebbene le autorità sanitarie (AIFA, EMA) affermino che l’mRNA si degrada rapidamente e non interagisce con il DNA umano, mancano studi a lungo termine che escludano definitivamente rischi di effetti tardivi, come malattie autoimmuni o neurodegenerative, come suggerito da alcune pubblicazioni.
  3. Efficacia limitata e rischi di immunità negativa
    • Sette studi hanno evidenziato un’efficacia negativa dei vaccini a mRNA, con un aumento del rischio di infezione (fino al 253%) in soggetti vaccinati, attribuito a fenomeni di disregolazione immunitaria, come il passaggio a IgG4.
    • In Italia, uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha confermato una riduzione dell’efficacia vaccinale contro l’infezione a partire dal quarto mese, con protezione limitata contro le varianti successive (es. Delta, Omicron).
    • L’assenza di benefici clinici dimostrati in trials su larga scala per le nuove formulazioni adattate (es. XBB.1.5, JN.1) solleva dubbi sulla necessità di continuare la somministrazione di massa.
  4. Preoccupazioni etiche e legali
    • La campagna vaccinale è stata accompagnata da misure coercitive (es. Green Pass), che hanno limitato il consenso informato, violando principi etici fondamentali come il Codice di Norimberga e la Dichiarazione di Helsinki.
    • Oltre 81.000 professionisti sanitari e 240 funzionari pubblici hanno richiesto il ritiro dei vaccini a mRNA, citando violazioni del principio del “primum non nocere”.
    • La lettera aperta del gruppo HART (Health Advisory & Recovery Team) al Regno Unito ha evidenziato dilemmi etici nella vaccinazione di minori, data l’assenza di dati a lungo termine e il basso rischio di COVID-19 grave in questa fascia d’età.
  5. Precedenti storici e confronto internazionale
    • In passato, vaccini con un numero significativamente inferiore di segnalazioni avverse (es. vaccino contro la poliomielite del 1955, ritirato dopo 10 casi di paralisi) sono stati sospesi per motivi precauzionali. L’attuale numero di segnalazioni per i vaccini a mRNA supera tali soglie di ordini di grandezza.
    • In Germania, la commissione STIKO del Robert Koch Institut ha sconsigliato la vaccinazione con Pfizer per i giovani di età compresa tra 12 e 17 anni senza condizioni preesistenti, a causa del rischio di miocardite.
    • Negli Stati Uniti, la recente opposizione politica ai vaccini a mRNA, guidata da figure come Robert F. Kennedy Jr., ha portato a una revisione delle politiche sanitarie, con proposte di divieto per i vaccini a mRNA contro malattie infettive.
Proposta di azione
Alla luce delle evidenze sopra riportate, si richiede il sequestro cautelativo dei vaccini a mRNA (Comirnaty e Spikevax) in Italia, in attesa di:
  1. Un’indagine indipendente e trasparente sulle segnalazioni di eventi avversi gravi, con particolare attenzione ai decessi e alle reazioni a lungo termine.
  2. Analisi approfondite sulla contaminazione da DNA e sui potenziali rischi di integrazione genomica.
  3. Una rivalutazione del rapporto rischio-beneficio, considerando l’attuale contesto epidemiologico e l’efficacia ridotta contro le nuove varianti.
  4. L’istituzione di un sistema di farmacovigilanza dedicato ai vaccini COVID-19, come già implementato in altri paesi (es. “Coronavirus Yellow Card” nel Regno Unito).
Conclusione
Nonostante le autorità sanitarie (AIFA, EMA, ISS) sostengano la sicurezza e l’efficacia dei vaccini a mRNA, le evidenze emergenti di eventi avversi gravi, contaminazione da DNA, efficacia limitata e questioni etiche giustificano un approccio precauzionale. Il sequestro cautelativo dei vaccini a mRNA è necessario per proteggere la salute pubblica e garantire che le decisioni sanitarie siano basate su dati completi, trasparenti e indipendenti. Si invita il Ministero della Salute e l’AIFA a prendere in considerazione questa richiesta con la massima urgenza, nell’interesse della popolazione italiana.
Riferimenti
  • AIFA, Rapporti sulla Sorveglianza dei vaccini COVID-19 (2020-2022).
  • ISS, Vaccini anti COVID-19 e efficacia.
  • HART, Lettera aperta all’MHRA sui vaccini per minori.
  • Studi indipendenti su eventi avversi e contaminazione da DNA.
  • VAERS, Dati sugli eventi avversi (aggiornati al 31/12/2024).
Data: 13 luglio 2025
Redatto da: [Nome del richiedente o ente, da specificare]
Nota: La presente relazione è basata su un’analisi critica delle fonti disponibili e non rappresenta un giudizio definitivo, ma un invito a ulteriori indagini per garantire la sicurezza della popolazione. Per eventuali approfondimenti, si rimanda ai rapporti citati e a ulteriori studi indipendenti.

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