Genesi del Covid-19: Analisi Forense e Critica
Genesi del Covid-19: Analisi Forense e Critica delle Origini del SARS-CoV-2
"Genesi del Covid-19: I Biolaboratori e le Origini del Coronavirus" di Umberto Mendola è una monografia scientifica che si distingue per il suo approccio interdisciplinare e investigativo nell’analisi delle origini del SARS-CoV-2. Il volume, corredato dalla prefazione del prof. Ugo Terracciano (presidente nazionale dei criminologi italiani AICIS e docente presso l’Università di Bologna), affronta con rigore accademico e linguaggio accessibile uno dei temi più controversi della contemporaneità: la genesi e la possibile natura artificiale del nuovo coronavirus.
Punti chiave dell’opera:
Approccio interdisciplinare: Mendola combina elementi di criminalistica, virologia, legislazione e bioetica per offrire un’analisi completa e indipendente delle controversie sull’origine del virus.
Storia e ruolo dei biolaboratori: Il libro traccia un excursus sulla storia dei biolaboratori, sottolineando la loro duplice funzione: strumenti di progresso medico, ma anche potenziali centri di sperimentazione illegale su agenti patogeni, con implicazioni geopolitiche e militari.
Analisi delle teorie sull’origine del virus: Mendola confronta la teoria zoonotica (trasmissione naturale) con l’ipotesi di una fuga da laboratorio, esaminando prove, lacune e incongruenze nei dati ufficiali. L’autore sostiene di aver raccolto prove inconfutabili a favore della tesi che il SARS-CoV-2 sia stato concepito come arma biologica, confutando le versioni ufficiali con documentazione scientifica e investigativa.
Criminalistica e gestione pandemica: Viene approfondito il ruolo della criminalistica nella gestione delle pandemie, con particolare attenzione alle tecniche di analisi forense dei virus e al tracciamento delle origini del contagio.
Sicurezza e incidenti nei biolaboratori: Un’ampia sezione è dedicata alle normative internazionali, agli incidenti storici e al laboratorio di Wuhan, con particolare attenzione alle polemiche su pratiche come il "Gain of Function" (manipolazione genetica per aumentare la trasmissibilità/virulenza dei virus).
Etica, legislazione e responsabilità: Mendola affronta i temi della responsabilità scientifica e governativa in caso di incidenti di biosicurezza, proponendo miglioramenti normativi e maggiore cooperazione internazionale per prevenire future emergenze sanitarie.
Dinamiche politiche e indagini internazionali: Il volume analizza anche le indagini del Ministero della Difesa Russo sui presunti biolaboratori in Ucraina e approfondisce le strategie cinesi nella creazione di virus chimerici, grazie al contributo del prof. Joseph Tritto, mettendo in discussione la presunta origine naturale del virus.
Invito al pensiero critico: L’opera si propone di stimolare il lettore a interrogarsi criticamente sulle informazioni ricevute e sulla necessità di maggiore trasparenza nella ricerca scientifica e nella gestione delle crisi globali.
"Genesi del Covid-19 è dunque molto più di un'indagine scientifica: è un invito al pensiero critico, alla necessità di trasparenza nella gestione della ricerca e delle emergenze globali, e un contributo rigoroso al dibattito sulle origini della pandemia".
In sintesi, il libro di Mendola si posiziona come un testo di rottura rispetto alle narrazioni ufficiali, offrendo un’indagine forense e documentale che sostiene la tesi dell’origine artificiale del SARS-CoV-2, e proponendo riflessioni su sicurezza, etica e responsabilità nella ricerca biologica avanzata.
1. Riassunto Esecutivo
La monografia di Umberto Mendola, "Genesi del Covid-19: I Biolaboratori e le Origini del Coronavirus," pubblicata da Libreria Salvemini, presumibilmente nel 2025, sebbene una data alternativa del 1999 compaia in alcune fonti 1, offre un'indagine forense interdisciplinare sulle origini del SARS-CoV-2. Mendola, criminologo qualificato con un dottorato di ricerca in "Gestione e Normativa dello Stato d'Emergenza Pandemico in Italia" nell'ambito della Criminologia e Scienze Forensi 1, sostiene che il virus sia stato ingegnerizzato come arma biologica, affermando di possedere "prove inconfutabili" a supporto di questa tesi.4 Il volume è prefato dal Professor Ugo Terracciano, presidente nazionale dei criminologi italiani (AICIS) e docente presso l'Università di Bologna, conferendo un'importante avallo criminologico all'approccio investigativo dell'opera.6
Il presente rapporto fornisce una valutazione critica delle asserzioni di Mendola, confrontandole con il panorama scientifico e investigativo più ampio. Sebbene l'approccio interdisciplinare del criminologo offra una prospettiva unica sull'analisi delle origini della pandemia, la sua ferma affermazione di "prove inconfutabili" di un'origine come arma biologica si discosta in modo significativo dal consenso scientifico attuale e dalle valutazioni più sfumate della comunità di intelligence. Questo rapporto evidenzierà le intrinseche complessità e controversie relative alla ricerca sul "Gain of Function", il dibattito scientifico in corso tra le ipotesi di spillover zoonotico e di fuga da laboratorio (inclusa l'intricata discussione sul sito di clivaggio della furina), e esaminerà criticamente le narrazioni geopolitiche, in particolare le affermazioni russe sui biolaboratori in Ucraina, ampiamente smentite, che il lavoro di Mendola incorpora. L'analisi sottolineerà l'importanza di distinguere tra interpretazione forense e consenso scientifico nella comprensione di eventi globali così complessi.
2. Introduzione: Navigare le Complessità delle Origini del COVID-19
La pandemia di COVID-19, una crisi sanitaria globale che ha segnato il XXI secolo, ha avuto un impatto profondo sulla salute pubblica, sulle economie e sulle strutture sociali a livello mondiale. Nonostante l'ampia ricerca condotta, l'origine definitiva del SARS-CoV-2 rimane oggetto di un'intensa indagine scientifica e di un considerevole dibattito pubblico. Questa discussione è caratterizzata da una complessa interazione di incertezza scientifica, limitata trasparenza dei dati e significative implicazioni geopolitiche, che hanno dato origine a diverse teorie sulla genesi del virus.
All'interno di questo intricato discorso, la monografia di Umberto Mendola, "Genesi del Covid-19: I Biolaboratori e le Origini del Coronavirus," si presenta come un contributo degno di nota. Descritto come una "monografia scientifica di indagine forense" 1, il volume si distingue per il suo approccio interdisciplinare, che combina elementi di criminalistica, virologia, legislazione e bioetica.1 Questa cornice metodologica, profondamente radicata nel
background di Mendola come criminologo qualificato 1, mira a fornire un'analisi indipendente e critica di quello che egli definisce "uno dei temi più controversi della contemporaneità: la genesi e la possibile natura artificiale del nuovo coronavirus" [User Query].
L'obiettivo primario di questo rapporto di livello esperto è analizzare criticamente le affermazioni centrali di Mendola, in particolare la sua asserzione di "prove inconfutabili" per un'origine artificiale del SARS-CoV-2 come arma biologica. Integrando e valutando sistematicamente le informazioni derivate dalle fonti di ricerca disponibili, questo rapporto contestualizzerà gli argomenti di Mendola all'interno del più ampio corpo di conoscenze scientifiche consolidate e dei risultati investigativi. Identificherà le aree in cui le conclusioni di Mendola convergono o divergono dal consenso degli esperti prevalente, evidenzierà i punti di forza e i limiti del suo approccio investigativo e, in ultima analisi, fornirà una valutazione equilibrata e basata sull'evidenza per un pubblico professionale informato.
3. La Tesi Centrale di Umberto Mendola: SARS-CoV-2 Come Arma Biologica
La monografia di Umberto Mendola, "Genesi del Covid-19," sfida direttamente quelle che l'autore definisce "narrazioni ufficiali" riguardo alle origini della pandemia.1 La sua tesi centrale postula che il SARS-CoV-2 sia stato "concepito come arma biologica" e "ingegnerizzato in laboratorio".4 Mendola afferma di aver raccolto "prove inconfutabili" a sostegno di questa asserzione, basandosi su documentazione sia scientifica che investigativa.4 Questa affermazione audace posiziona il suo libro come un "testo di rottura" rispetto alle spiegazioni
mainstream, con l'intento di stimolare un'indagine critica sulle teorie ampiamente accettate [User Query].
La distintività del lavoro di Mendola risiede nella sua metodologia interdisciplinare unica, che intreccia in modo complesso elementi di criminalistica, virologia, legislazione e bioetica.1 In quanto criminologo qualificato con una tesi di dottorato incentrata sulla "Gestione e Regolamentazione dello Stato d'Emergenza Pandemico in Italia" nell'ambito della Criminologia e Scienze Forensi 5, Mendola affronta l'indagine sulle origini del virus attraverso una lente forense. Ciò implica una particolare enfasi sulle tecniche di analisi forense dei virus e sul tracciamento delle origini del contagio, inquadrando la ricerca della fonte del virus in modo simile a un'indagine penale.4 Questa prospettiva cerca intrinsecamente di scoprire intenzioni o negligenze, distinguendola da un'indagine puramente epidemiologica o virologica.
Il significato del lavoro di Mendola nel campo criminologico è sottolineato dalla prefazione del Professor Ugo Terracciano. Il Professor Terracciano è una figura di spicco e rispettata, in quanto presidente nazionale dell'Associazione Criminologi per l'Investigazione e la Sicurezza (AICIS) e docente presso l'Università di Bologna nel Corso di laurea in Scienze Criminologiche per l'Investigazione e la Sicurezza.6 La sua prefazione descrive il volume di Mendola come "imprescindibile per chiunque voglia approfondire le origini della pandemia con uno sguardo libero da condizionamenti ideologici, scientificamente argomentato e capace di stimolare un dibattito maturo e necessario".9 Questa prefazione non solo convalida l'approccio criminologico di Mendola, ma rafforza anche l'obiettivo dichiarato del libro di promuovere il pensiero critico e la trasparenza nel discorso pubblico sulle crisi globali [User Query].
L'approccio metodologico di Mendola, che inquadra l'indagine come una "monografia scientifica di indagine forense" 1 e enfatizza il ruolo della "criminalistica nella gestione pandemica" 4, sposta intrinsecamente gli
standard epistemologici e gli obiettivi dell'indagine. Mentre l'indagine scientifica si concentra tipicamente sull'evidenza probabilistica, sulla significatività statistica e sul continuo affinamento delle ipotesi, un'indagine penale cerca spesso di stabilire causalità, intenzione e colpevolezza secondo uno standard di "prova oltre ogni ragionevole dubbio" o, come afferma Mendola, "prova inconfutabile". Questa distinzione è fondamentale: ciò che costituisce "prova" in un contesto forense (ad esempio, prove circostanziali, testimonianze di esperti che interpretano schemi) potrebbe non soddisfare gli stessi rigorosi standard, spesso quantitativi e riproducibili, richiesti per il consenso scientifico in campi come la virologia. Questa differenza può portare a conclusioni che sono convincenti all'interno di un quadro disciplinare ma che mancano di ampia accettazione scientifica.
L'affermazione decisa di Mendola di "prova inconfutabile" 4 per un'origine come arma biologica si pone in netto contrasto con il linguaggio cauto, sfumato e spesso inconcludente utilizzato dai principali organismi scientifici (ad esempio, l'OMS) e dalle agenzie di
intelligence riguardo alle origini del SARS-CoV-2.10 Nel discorso scientifico, tali affermazioni definitive sono rare, soprattutto per fenomeni biologici complessi dove i dati sono incompleti o soggetti a molteplici interpretazioni. Questo linguaggio assertivo, sebbene potenzialmente attraente per un pubblico che cerca risposte chiare e definitive in una crisi globale confusa, può essere accolto con scetticismo dalla comunità scientifica. Stabilisce un'asticella eccezionalmente alta per le prove che, come dimostrato nelle sezioni successive, contraddice in gran parte l'incertezza scientifica prevalente e le valutazioni che affermano esplicitamente l'assenza di alta fiducia nella progettazione come arma biologica.10 Ciò suggerisce una potenziale disconnessione tra le conclusioni energiche del libro e la natura probabilistica dell'evidenza scientifica, influenzando potenzialmente il modo in cui il pubblico percepisce l'affidabilità dei risultati scientifici rispetto alle affermazioni investigative.
4. Biolaboratori: Progresso, Pericolo e il Dibattito sul Gain of Function
Il libro di Mendola offre una panoramica storica dei biolaboratori, riconoscendo il loro ruolo indispensabile nel progresso della ricerca medica e della salute pubblica. Tuttavia, l'autore sottolinea contemporaneamente la loro "duplice funzione", evidenziando il loro potenziale di servire come "potenziali centri di sperimentazione illegale su agenti patogeni" con significative "implicazioni geopolitiche e militari".4 L'autore ribadisce che lo sviluppo di armi biologiche è esplicitamente proibito da trattati internazionali, come la Convenzione di Ginevra.1 Questa duplice natura costituisce una pietra angolare della sua argomentazione riguardo al potenziale uso improprio.
Una sezione sostanziale del volume di Mendola è dedicata alle discussioni critiche sulla biosicurezza e la biocontenimento. Ciò include un esame delle normative internazionali, analisi di incidenti storici che hanno coinvolto violazioni del contenimento di agenti patogeni e un focus specifico sul laboratorio di Wuhan, che è diventato centrale nel dibattito sull'origine della pandemia.4 Le preoccupazioni sulla ricerca che coinvolge agenti patogeni non sono recenti; la prima Conferenza sulla Biosicurezza negli Stati Uniti si tenne già nel 1955, riflettendo ansie di lunga data sull'uso di malattie infettive come potenziali armi.14 I moderni protocolli di biosicurezza classificano i laboratori in quattro livelli di biosicurezza (BSL 1-4), ciascuno dei quali prescrive un insieme minimo di pratiche di sicurezza, attrezzature e controlli commisurati al rischio per la salute del lavoro svolto.14 Tuttavia, un punto critico evidenziato è che la ricerca finanziata privatamente, o quella condotta al di fuori degli Stati Uniti, potrebbe non essere soggetta agli stessi rigorosi meccanismi di supervisione statunitensi, creando potenzialmente lacune normative.14
Mendola approfondisce il controverso argomento della ricerca sul "Gain of Function" (GoF), che egli definisce come la manipolazione genetica dei virus per aumentarne la trasmissibilità o la virulenza [User Query]. Questo tipo di ricerca, in particolare quando coinvolge "agenti patogeni alterati o potenziati con il potenziale di causare una pandemia", ha generato un significativo dibattito scientifico e pubblico.14 Le preoccupazioni sulla ricerca GoF sono notevolmente aumentate nel 2011-2012 a seguito di studi finanziati dal NIH sul virus dell'influenza aviaria H5N1.14 I critici sostengono che i potenziali rischi, inclusi il rilascio accidentale o l'uso improprio deliberato, potrebbero superare qualsiasi beneficio previsto, citando incidenti passati in laboratori statunitensi ad alto contenimento che hanno coinvolto agenti patogeni come vaiolo, antrace e influenza aviaria.14
Mendola evidenzia la "duplice funzione" dei biolaboratori, che servono sia al progresso medico sia, potenzialmente, alla sperimentazione illegale o allo sviluppo di armi biologiche.1 La ricerca sul Gain of Function, sebbene intesa a comprendere e prevenire le pandemie, comporta intrinsecamente il potenziamento delle proprietà pericolose degli agenti patogeni.14 Questa osservazione rivela un dilemma etico e di sicurezza fondamentale al centro delle scienze biologiche avanzate. Le stesse conoscenze, strumenti e tecniche sviluppate per scopi benefici di salute pubblica (ad esempio, lo sviluppo di vaccini, la comprensione dell'evoluzione virale) possono, se utilizzate in modo improprio o rilasciate accidentalmente, comportare rischi catastrofici. L'attenzione di Mendola a questo potenziale di duplice uso sottolinea la necessità critica di una governance e di una supervisione robuste, ma per alcuni pubblici può inavvertitamente alimentare la sfiducia verso tutte le forme di ricerca biologica avanzata, anche quelle condotte con i più alti
standard etici. Questa tensione tra progresso scientifico e rischio sociale è una sfida bioetica centrale.
Inoltre, mentre esistono robusti livelli di biosicurezza (BSL) e meccanismi di supervisione in alcuni paesi come gli Stati Uniti, una parte significativa della ricerca su agenti patogeni umani, inclusi studi finanziati privatamente o condotti a livello internazionale, potrebbe non essere coperta da queste specifiche normative.14 Questo sottolinea una vulnerabilità critica nella biosicurezza e biocontenimento globale. L'assenza di quadri normativi universalmente adottati, applicati in modo coerente e trasparenti in tutte le nazioni e settori di ricerca crea potenziali punti ciechi. Un incidente, sia esso accidentale o intenzionale, in un ambiente meno regolamentato o meno trasparente potrebbe avere gravi conseguenze globali, evidenziando che la biosicurezza è una responsabilità internazionale collettiva. Questa frammentazione della supervisione complica non solo la mitigazione del rischio, ma anche la capacità di condurre indagini internazionali credibili su eventi come le origini delle pandemie, come dimostrato dalle sfide affrontate dall'OMS in Cina.
Tabella 1: Ricerca sul Gain of Function: Un Equilibrio tra Benefici e Rischi
5. Indagare le Origini del SARS-CoV-2: Ipotesi Zoonotica vs. Fuga da Laboratorio
Il dibattito sull'origine del SARS-CoV-2 si concentra principalmente su due ipotesi concorrenti: lo spillover zoonotico e la fuga da laboratorio.
5.1 L'Ipotesi dello Spillover Zoonotico
Questa teoria postula che il SARS-CoV-2 abbia avuto origine naturalmente in un serbatoio animale e sia successivamente stato trasmesso agli esseri umani, direttamente o tramite un ospite animale intermedio. La stragrande maggioranza delle prove scientifiche disponibili continua a sostenere questa ipotesi.11 Le indagini iniziali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dei successivi gruppi di esperti hanno costantemente indicato un'alta probabilità di uno
spillover zoonotico, con i pipistrelli come fonte originale più probabile e un ospite intermedio che ha facilitato il salto agli esseri umani.11 Ricerche recenti hanno rafforzato significativamente questa tesi: i dati genetici raccolti dal mercato del pesce di Huanan a Wuhan hanno rivelato tracce di SARS-CoV-2 insieme al DNA di cani procione, implicando fortemente questi animali come possibile ospite intermedio nelle infezioni umane iniziali.12 Altri potenziali animali intermedi identificati includono zibetti e ratti di bambù, specie note per essere suscettibili ai coronavirus.11
5.2 L'Ipotesi della Fuga da Laboratorio
Questa teoria alternativa suggerisce che il SARS-CoV-2 sia accidentalmente fuoriuscito da una struttura di ricerca, con l'Istituto di Virologia di Wuhan (WIV) spesso citato come potenziale fonte a causa della sua estesa ricerca sui coronavirus.10 I sostenitori di questa teoria spesso indicano le preoccupazioni relative ai protocolli di biosicurezza in tali strutture come possibile causa di un rilascio accidentale.12 Sebbene alcune agenzie di
intelligence statunitensi, in particolare il Federal Bureau of Investigation (FBI) e il Dipartimento dell'Energia (DOE), abbiano propeso per la teoria della fuga da laboratorio, è fondamentale notare che nessuna delle agenzie di intelligence ha espresso "alta fiducia" nelle proprie conclusioni, e tutte riconoscono sia l'ipotesi di fuga da laboratorio che quella zoonotica come plausibili.10 Significativamente, quasi tutte le agenzie di
intelligence statunitensi hanno valutato che il SARS-CoV-2 non è stato geneticamente modificato o sviluppato come arma biologica 10, contraddicendo direttamente la tesi centrale di Mendola. Un ostacolo importante alla valutazione definitiva della teoria della fuga da laboratorio è stata la costante negazione da parte della Cina dell'accesso a dati cruciali, incluse sequenze genetiche virali precoci e dettagliati registri di biosicurezza dei laboratori di Wuhan, nonostante le ripetute richieste dell'OMS.11
5.3 La Controversia del Sito di Clivaggio della Furina
Un punto tecnico chiave di contesa, spesso citato a sostegno dell'ipotesi della fuga da laboratorio, è la presenza di un sito di clivaggio della furina (FCS) unico all'interno della proteina spike del SARS-CoV-2.10 Questa specifica inserzione di quattro residui (PRRA) è nota per aumentare la capacità del virus di infettare alcuni tipi di cellule e per accrescerne significativamente la trasmissibilità.17
I sostenitori della teoria della fuga da laboratorio, inclusi gli argomenti citati nel rapporto del Congresso Repubblicano 10, evidenziano che un tale sito di clivaggio della furina polibasico è assente in altri
sarbecovirus strettamente correlati, rendendo la sua acquisizione naturale altamente improbabile. Inoltre, i codoni specifici CGGCGG che codificano il doppietto di arginina all'interno di questo sito non sarebbero presenti in altri siti di furina virali, portando alcuni a suggerire che questo "anello mancante" possa essere spiegato solo da un'inserzione o manipolazione di laboratorio.19
Al contrario, la maggior parte dei virologi non considera l'FCS una prova conclusiva di un virus progettato dall'uomo.10 Essi sottolineano che gli FCS sono presenti in molti altri coronavirus, non esclusivamente nei
sarbecovirus.10 Inoltre, la sequenza amminoacidica specifica dell'FCS del SARS-CoV-2 è stata identificata come identica a un FCS funzionale trovato naturalmente nella subunità alfa dell'ENaC umano, suggerendo un plausibile percorso di acquisizione naturale attraverso il "mimetismo molecolare".18 L'FCS è stato anche osservato evolvere naturalmente in altri virus e, significativamente, all'interno dello stesso SARS-CoV-2 durante il corso della pandemia, portando spesso a una maggiore trasmissibilità.10 Eventi di ricombinazione in ospiti di pipistrelli co-infetti o specie animali intermedie sono anche proposti come un meccanismo naturale plausibile per l'acquisizione di questo importante sito di clivaggio.20
La persistente incertezza scientifica sulle origini del SARS-CoV-2 non è dovuta solo alla complessità biologica o alla mancanza di strumenti scientifici, ma è fondamentalmente radicata in ostacoli politici e governativi all'accesso a dati critici. Il gruppo di esperti dell'OMS (SAGO) ha esplicitamente dichiarato di non poter escludere definitivamente un'origine legata al laboratorio a causa della "mancanza di informazioni" e del rifiuto della Cina di fornire accesso a "centinaia di sequenze genetiche virali e dati dettagliati di biosicurezza" relativi ai primi casi di Wuhan.11 Questa mancanza di trasparenza da parte delle autorità cinesi è un fattore determinante che perpetua il dibattito sull'origine. Impedisce una determinazione scientifica conclusiva, consentendo così a teorie alternative, comprese quelle con un minor supporto scientifico (come la "prova inconfutabile" di Mendola di un'arma biologica), di persistere e guadagnare terreno nel discorso pubblico. Questa situazione evidenzia come i fattori geopolitici e il controllo dei dati a livello statale possano ostacolare direttamente le indagini globali sulla salute pubblica e erodere la fiducia nelle collaborazioni scientifiche internazionali.
Il dibattito sul sito di clivaggio della furina (FCS) è un esempio di come dettagli scientifici specifici possano essere politicizzati e interpretati selettivamente per sostenere narrazioni preesistenti. L'FCS è una caratteristica genomica altamente tecnica che è diventata un elemento centrale di "prova" citato dai sostenitori della teoria della fuga da laboratorio.10 Tuttavia, la comunità scientifica ha presentato contro-argomentazioni convincenti per la sua evoluzione naturale, inclusa la sua presenza in altri coronavirus e la sua identità di sequenza con una proteina umana.10 Sebbene la sua unicità tra i
sarbecovirus sia un'osservazione valida, la sua sola presenza non costituisce una "prova inconfutabile" di origine artificiale, soprattutto quando esistono plausibili percorsi evolutivi naturali. Ciò illustra la sfida di mantenere un'indagine scientifica obiettiva quando complesse caratteristiche genomiche vengono inserite in un dibattito pubblico e politico altamente polarizzato, rendendo difficile per un pubblico non specializzato distinguere le sfumature scientifiche dall'advocacy ideologica.
Tabella 2: Teorie sull'Origine del SARS-CoV-2: Una Panoramica Comparativa
6. Narrazioni Geopolitiche e Disinformazione nel Discorso sulla Pandemia
Il volume di Mendola include un'analisi delle "indagini del Ministero della Difesa Russo su presunti biolaboratori in Ucraina".1 L'inclusione di queste "indagini" implica che esse forniscano supporto alla tesi dell'origine artificiale del SARS-CoV-2 o a più ampie preoccupazioni sullo sviluppo di armi biologiche. Tuttavia, è imperativo affermare che queste affermazioni sono state ampiamente e ripetutamente smentite come disinformazione da numerose fonti autorevoli. Queste includono molteplici
media indipendenti, gruppi scientifici rispettabili e importanti organismi internazionali come le Nazioni Unite, gli Stati Uniti, l'Ucraina e il Bulletin of the Atomic Scientists.21 Funzionari russi, tra cui il Ministro degli Esteri Sergey Lavrov e Dmitry Medvedev, insieme a organi di stampa statali come Sputnik e TASS, hanno falsamente affermato che le strutture sanitarie pubbliche finanziate dagli Stati Uniti in Ucraina fossero "biolaboratori segreti finanziati dagli Stati Uniti" che avrebbero sviluppato armi biologiche.21
Numerosi contro-argomenti e prove sono stati presentati contro queste affermazioni russe. Scienziati russi, sia coloro che hanno lasciato la Russia sia quelli che vi rimangono, hanno pubblicamente accusato il proprio governo di mentire, chiarendo che i documenti presentati dal Ministero della Difesa russo descrivono agenti patogeni raccolti per legittima ricerca di salute pubblica e sorveglianza, non per programmi di armi biologiche.21 Ad esempio, i 20.000 documenti citati dal Ministero della Difesa russo come "prove" non confermano la creazione di armi biologiche e sono, di fatto, disponibili in fonti aperte. Questi documenti spesso riguardano iniziative legittime di salute pubblica e ricerca, come la ricerca di EcoHealth Alliance sui coronavirus dei pipistrelli o il progetto PREDICT di USAID, che si concentrava sull'identificazione di nuovi virus e sul rafforzamento della sorveglianza delle malattie a livello globale.23 Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha costantemente confutato le affermazioni della Russia quando sono state sollevate 22, e l'Unione Europea elenca esplicitamente queste accuse tra i "miti del Cremlino" utilizzati per giustificare la sua invasione su vasta scala dell'Ucraina nel febbraio 2022.22
Il volume di Mendola tocca anche le "strategie cinesi nella creazione di virus chimerici", con una menzione specifica di un contributo del Professor Joseph Tritto [User Query]. Tritto, descritto come un "esperto biomedico globale" 24, ha pubblicamente affermato che un alto funzionario dell'esercito cinese era coinvolto in studi sui coronavirus dei pipistrelli e sulle armi biologiche, e ha dichiarato che la possibilità di una fuga del virus da Wuhan non può essere esclusa.24 Tuttavia, una revisione delle pubblicazioni scientifiche e delle affiliazioni documentate di Joseph Tritto (ad esempio, Centro Diagnostico Italiano, Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell'Università di Bristol, Institut Curie) indica che la sua
expertise risiede principalmente nell'ingegneria meccanica, nella robotica (ad esempio, endoscopi teleoperati) e negli effetti delle radiazioni elettromagnetiche su campioni biologici.25 Questo
background non si allinea direttamente con la virologia avanzata, l'ingegneria genetica dei virus o lo sviluppo di armi biologiche, che sono campi scientifici altamente specializzati. Questa discrepanza solleva importanti interrogativi riguardo all'autorità scientifica diretta e alla base empirica del suo contributo alle affermazioni riguardanti la creazione di virus chimerici cinesi all'interno del libro di Mendola.
L'inclusione e l'apparente avallo di narrazioni geopolitiche ampiamente screditate all'interno di una "monografia scientifica" compromettono significativamente la credibilità accademica complessiva e il rigore scientifico dell'"indagine forense" di Mendola. Ciò suggerisce un potenziale uso selettivo di informazioni che si allineano con una conclusione predeterminata (origine artificiale/arma biologica) piuttosto che un'indagine obiettiva e basata sull'evidenza. Ciò solleva serie preoccupazioni riguardo all'aderenza del libro agli standard di verifica fattuale e al suo potenziale di amplificare inavvertitamente la disinformazione, anche se la sua intenzione dichiarata è quella di promuovere il pensiero critico.
In opere complesse e interdisciplinari che affrontano argomenti scientifici altamente specializzati, è fondamentale valutare criticamente l'esperienza specifica degli individui che contribuiscono in relazione alle affermazioni che sostengono. Il Professor Joseph Tritto è presentato come un contributore alle affermazioni sulle "strategie cinesi nella creazione di virus chimerici" [User Query] ed è descritto come un "esperto biomedico globale".24 Tuttavia, il suo
background scientifico documentato e le sue pubblicazioni riguardano principalmente l'ingegneria meccanica e la diagnostica medica 25, non la virologia, l'ingegneria genetica o lo sviluppo di armi biologiche. Sebbene Tritto possa essere un esperto biomedico nel suo campo, la sua
expertise non si traduce direttamente nel dominio altamente specializzato della manipolazione genetica virale o delle armi biologiche. Questa discrepanza suggerisce che il suo "contributo" all'interno del libro di Mendola potrebbe essere un'opinione o un'interpretazione al di fuori del suo dominio scientifico principale, il che richiede un'attenta considerazione nella valutazione del peso scientifico e della base empirica delle affermazioni sui "virus chimerici". Ciò evidenzia una sfida più ampia nel discorso pubblico, dove lo status di "esperto" generale viene talvolta confuso con un'esperienza specifica e rilevante nel dominio.
7. Implicazioni Etiche, Legali e Politiche della Ricerca Biologica Avanzata
Il libro di Mendola affronta i temi critici e multiformi della "responsabilità scientifica e governativa in caso di incidenti di biosicurezza".4 Ciò comprende un ampio spettro di responsabilità, che va dai rilasci accidentali di agenti patogeni dovuti a protocolli inadeguati a violazioni deliberate della biosicurezza o vere e proprie violazioni delle norme internazionali, come l'esplicita proibizione delle armi biologiche sancita dalla Convenzione di Ginevra.1 La lente criminologica del libro inquadra intrinsecamente questi incidenti come questioni che richiedono un'indagine sulla potenziale colpevolezza e l'accertamento delle responsabilità.
Un aspetto chiave del lavoro di Mendola riguarda la proposta di "miglioramenti normativi e maggiore cooperazione internazionale per prevenire future emergenze sanitarie" [User Query]. Questa richiesta si allinea con discussioni più ampie e in corso all'interno delle comunità scientifiche e politiche globali per il rafforzamento dei quadri di sicurezza sanitaria globale. La natura rapida e transfrontaliera delle epidemie di malattie infettive, vividamente dimostrata dalla pandemia di COVID-19, sottolinea l'urgente necessità di meccanismi di supervisione robusti, trasparenti e globalmente coordinati per tutte le forme di ricerca biologica avanzata. Le persistenti sfide nel tracciare definitivamente le origini del SARS-CoV-2, unite alle controversie sulla ricerca sul Gain of Function, evidenziano ulteriormente l'imperativo di una maggiore collaborazione internazionale e di pratiche normative standardizzate.
Al di là dei suoi argomenti specifici sull'origine del virus, "Genesi del Covid-19" si propone esplicitamente di "stimolare il lettore a interrogarsi criticamente sulle informazioni ricevute e sulla necessità di maggiore trasparenza nella ricerca scientifica e nella gestione delle crisi globali" [User Query]. Questo messaggio filosofico più ampio risuona profondamente con le esperienze della pandemia, che ha visto una diffusa disinformazione, la politicizzazione dell'indagine scientifica e significative difficoltà nell'accesso a dati cruciali da parte di attori chiave.11 Il libro implicitamente sostiene un approccio più aperto, responsabile e pubblicamente scrutinato all'indagine scientifica e alla gestione delle crisi, in particolare laddove le narrazioni ufficiali sono percepite come incomplete, contraddittorie o deliberatamente fuorvianti.
Sebbene il libro di Mendola inviti esplicitamente al "pensiero critico" e promuova la trasparenza [User Query], valori universalmente apprezzati, il contesto di un'opera che presenta "prove inconfutabili" per una teoria altamente contestata e incorpora informazioni ampiamente smentite (ad esempio, le affermazioni russe sui biolaboratori) complica questo appello. In ambienti altamente politicizzati e saturi di informazioni, l'appello al "pensiero critico" può inavvertitamente essere mal indirizzato. Invece di incoraggiare una valutazione critica di tutte le affermazioni (incluse quelle all'interno del libro stesso), può essere interpretato come un incoraggiamento a essere scettici principalmente nei confronti dei fatti stabiliti o del consenso scientifico mainstream. Ciò pone una sfida significativa alla comprensione e alla fiducia del pubblico, poiché sfuma il confine tra uno scetticismo genuino e basato sull'evidenza e l'amplificazione di narrazioni infondate o cospiratorie. Il contenuto stesso del libro, includendo affermazioni screditate, illustra inavvertitamente la sottile linea tra analisi indipendente e propagazione di informazioni non verificate.
Mendola, in quanto criminologo, inquadra la discussione sugli incidenti di biosicurezza attorno al concetto di "responsabilità" 4 e conduce un'"indagine forense".1 Questo approccio cerca intrinsecamente di stabilire la colpevolezza e implica potenziali conseguenze legali per gli incidenti. Questa inquadratura legalistica eleva il discorso oltre la tipica etica scientifica (che si concentra sulla condotta responsabile, l'integrità dei dati e la prevenzione dei danni) a un piano di potenziale crimine e punizione. Questa prospettiva potrebbe influenzare le risposte politiche sostenendo quadri giuridici più stringenti, meccanismi di responsabilità internazionali e persino misure punitive per le violazioni della biosicurezza, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulle migliori pratiche scientifiche, sulla mitigazione collaborativa dei rischi e sull'apprendimento condiviso. Sposta l'enfasi da "incidente" o "errore" a potenziale "malfatto", il che potrebbe avere profonde implicazioni su come la ricerca biologica viene regolamentata e percepita a livello globale.
8. Conclusione: Una Valutazione Forense di "Genesi del Covid-19"
"Genesi del Covid-19: I Biolaboratori e le Origini del Coronavirus" di Umberto Mendola presenta una prospettiva distintiva, di stampo criminalistico, sulle origini del SARS-CoV-2. La sua tesi centrale postula una genesi artificiale, come arma biologica, che Mendola afferma di supportare con "prove inconfutabili". Sebbene l'approccio interdisciplinare del libro, che attinge a criminalistica, virologia, legislazione e bioetica, sia degno di nota per la sua ampiezza e la sua cornice unica, la sua asserzione fondamentale si pone in netto contrasto con le posizioni sfumate e spesso inconcludenti della più ampia comunità scientifica e delle agenzie di intelligence internazionali.
L'affermazione del libro di "prove inconfutabili" per un'origine come arma biologica non è supportata dalle prove scientifiche disponibili. La maggior parte dei dati scientifici continua a propendere per un'origine zoonotica e, sebbene una fuga da laboratorio non possa essere definitivamente esclusa, ciò è dovuto principalmente a una mancanza di trasparenza dei dati da parte della Cina, piuttosto che a prove conclusive di un'origine da laboratorio.11 Crucialmente, le agenzie di
intelligence, nonostante le loro divisioni interne su zoonosi contro fuga da laboratorio, concordano generalmente sul fatto che il virus non è stato geneticamente modificato o sviluppato come arma biologica 10, contraddicendo direttamente la premessa centrale di Mendola.
Il sito di clivaggio della furina, una caratteristica chiave evidenziata dai sostenitori della teoria della fuga da laboratorio, è effettivamente unico nel SARS-CoV-2 tra i sarbecovirus strettamente correlati. Tuttavia, esiste un dibattito scientifico sulla sua acquisizione evolutiva naturale attraverso eventi di ricombinazione o mimetismo molecolare con sequenze trovate nelle proteine umane, mettendo in discussione il suo utilizzo come prova definitiva di manipolazione artificiale.10 Il consenso scientifico non considera l'FCS come prova conclusiva di progettazione umana.
Una limitazione significativa dell'"indagine" di Mendola è la sua dipendenza e analisi di affermazioni come le indagini del Ministero della Difesa russo sui biolaboratori ucraini. Queste affermazioni sono state ampiamente e costantemente smentite come disinformazione da numerosi organismi internazionali credibili, gruppi scientifici e media indipendenti.21 Allo stesso modo, l'autorità scientifica di contributi come quello di Joseph Tritto sui virus chimerici dovrebbe essere valutata criticamente alla luce della sua
expertise primaria in ingegneria meccanica e diagnostica medica, piuttosto che in virologia.24 L'inclusione di tali informazioni screditate o discutibili compromette significativamente il rigore accademico e la credibilità complessiva della monografia.
Il divario tra la "prova" forense e il consenso scientifico è un punto cruciale. Mendola, in quanto criminologo, afferma di avere "prove inconfutabili" per un'origine come arma biologica.4 Eppure, la comunità scientifica collettiva, comprese le agenzie di
intelligence con vaste risorse investigative, non ha raggiunto un consenso ad alta fiducia su una fuga da laboratorio e afferma esplicitamente che non ci sono prove di progettazione come arma biologica.10 Ciò evidenzia una differenza epistemologica fondamentale tra gli
standard di "prova" in un'indagine forense (che può basarsi sull'interpretazione di prove circostanziali per stabilire la colpevolezza) e gli standard per raggiungere il consenso scientifico in campi come la virologia e l'epidemiologia (che richiedono alti livelli di convalida empirica, riproducibilità e ampia accettazione tra pari). La "prova" di Mendola può soddisfare uno standard investigativo o legalistico particolare, ma non si allinea con gli standard rigorosi, probabilistici e spesso auto-correttivi del consenso scientifico. Questo divario è essenziale che il pubblico lo comprenda quando valuta le affermazioni del libro, poiché spiega perché una conclusione ritenuta "inconfutabile" in un contesto può essere considerata infondata o speculativa in un altro.
Lo stato attuale della comprensione scientifica, come riflesso negli ultimi rapporti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, indica che l'origine del SARS-CoV-2 rimane inconclusiva. Sebbene la maggior parte dei dati scientifici indichi uno spillover zoonotico, una fuga da laboratorio non può essere definitivamente esclusa, in gran parte a causa della persistente mancanza di accesso a dati critici dalla Cina.11 Attualmente non esiste un consenso scientifico ad alta fiducia che supporti un'origine da laboratorio, e certamente nessun consenso che il virus sia stato intenzionalmente ingegnerizzato come arma biologica.
La vulnerabilità del discorso pubblico alla politicizzazione e all'informazione selettiva in un vuoto di dati è un'altra implicazione significativa. Il rapporto ha dimostrato come il libro di Mendola, nonostante promuova la trasparenza, incorpori informazioni ampiamente considerate disinformazione (le affermazioni russe sui biolaboratori) e si basi su opinioni di esperti (Tritto) la cui expertise virologica diretta non è evidente dalle fonti. Ciò si verifica in un contesto più ampio in cui il dibattito sull'origine è già altamente politicizzato (ad esempio, il rapporto repubblicano, la mancanza di trasparenza della Cina).10 Questa situazione illustra come l'assenza di risposte scientifiche definitive, unita a tensioni geopolitiche e alla mancanza di trasparenza dei dati, crei un terreno fertile per la diffusione di narrazioni alternative, anche quelle che incorporano informazioni infondate o smentite. Sebbene l'indagine critica sia essenziale, essa deve essere rigorosamente basata su fatti verificati e su una solida metodologia scientifica per evitare di contribuire inavvertitamente alla stessa disinformazione che si propone di sfidare. L'ultima implicazione è che la fiducia del pubblico nella scienza, nelle istituzioni e nelle risposte alla salute globale è significativamente erosa quando tali narrazioni proliferano senza un robusto scrutinio critico, rendendo la gestione delle crisi future ancora più impegnativa.
In sintesi, il più ampio appello di Mendola al pensiero critico, alla trasparenza e alla responsabilità nella gestione delle crisi globali è un messaggio vitale e lodevole. Tuttavia, questo rapporto sottolinea l'importanza cruciale di distinguere tra un genuino scetticismo scientifico e l'integrazione o l'amplificazione di affermazioni infondate o ampiamente smentite. La futura preparazione alle pandemie e la capacità di rispondere efficacemente alle minacce emergenti dipendono non solo da robuste regolamentazioni di biosicurezza e da una maggiore cooperazione internazionale, ma anche, fondamentalmente, dalla promozione di un ambiente di integrità scientifica, di condivisione aperta dei dati e di un impegno collettivo per un'indagine rigorosa e basata sull'evidenza che sia resiliente alla politicizzazione e alla disinformazione.
Bibliografia
Genesi del Covid: i biolaboratori e le origini del coronavirus - Bookdealer, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://bookdealer.it/libro/9791280000514/genesi-del-covid-i-biolaboratori-e-le-origini-del-coronavirus
Genesi del Covid: i biolaboratori e le origini del coronavirus - Umberto Mendola - Libro - IBS, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://www.ibs.it/genesi-del-covid-biolaboratori-origini-libro-umberto-mendola/e/9791280000514
Umberto Mendola: Libri e opere in offerta - Feltrinelli, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://www.lafeltrinelli.it/libri/autori/umberto-mendola
LIBRO GENESI DEL COVID-19. LE ORIGINI DEL CORONAVIRUS - UMBERTO MENDOLA, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://www.ebay.it/itm/286327857524
STATUS CRIMINALE - Scienze Forensi, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://www.scienzemedicolegali.it/documenti/tesi-mendola.pdf
UGO TERRACCIANO è Primo Dirigente della Polizia di Stato e Professore a contratto presso - Asaps, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://www.asaps.it/downloads/files/curriculum_Terracciano.pdf
Ugo Terracciano a Security Manager 4.0: il contributo del criminologo certificato nella prevenzione del rischio antropico - ASIS Italy Chapter, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://asisitaly.org/ugo-terracciano-a-security-manager-4-0-il-contributo-del-criminologo-certificato-nella-prevenzione-del-rischio-antropico/
Umberto Mendola – Accademia Ars Artis – Magazine diretto da Gabriella Poli, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://arsartismagazine.com/tag/umberto-mendola/
Genesi del Covid-19: I Biolaboratori e le Origini del Coronavirus di Umberto Mendola - Ticinolive, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://www.ticinolive.ch/2025/04/26/genesi-del-covid-19-i-biolaboratori-e-le-origini-del-coronavirus-di-umberto-mendola/
Covid-19 originated in Wuhan lab, alleges Republican congressional report - The BMJ, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://www.bmj.com/content/387/bmj.q2765.full.pdf
WHO experts issue final report on COVID-19's origin | LiveNOW from FOX, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://www.livenowfox.com/news/who-covid-origin-final-report
COVID-19 Origins: Lab Leak vs. Raccoon Dogs—Latest Findings - Assure Rapid Tests, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://assure-test.com/2025/02/26/covid-19-origins-lab-leak-vs-raccoon-dogs-latest-findings/
WHO expert group fails to find a definitive answer for how COVID-19 began, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://apnews.com/article/covid-origins-animal-lab-leak-china-trump-5e0f66341e440181d7335e3857a3da7a
Oversight of Gain-of-Function Research with Pathogens: Issues for Congress, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://www.congress.gov/crs-product/R47114
news.northeastern.edu, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://news.northeastern.edu/2025/01/30/what-is-gain-of-function/#:~:text=A%20group%20of%20international%20scientists,in%20gain%20of%20function%20experiments.
COVID Origins - Medical Discovery News, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://www.medicaldiscoverynews.com/podcast/episode/covid-origins
Emergence of the Spike Furin Cleavage Site in SARS-CoV-2 | Molecular Biology and Evolution | Oxford Academic, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://academic.oup.com/mbe/article/39/1/msab327/6426085
A call for an independent inquiry into the origin of the SARS-CoV-2 virus | PNAS, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://www.pnas.org/doi/10.1073/pnas.2202769119
The origin of SARS-CoV-2 furin cleavage site remains a mystery - News-Medical, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://www.news-medical.net/news/20210217/The-origin-of-SARS-CoV-2-furin-cleavage-site-remains-a-mystery.aspx
The Sarbecovirus origin of SARS-CoV-2's furin cleavage site - Virological, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://virological.org/t/the-sarbecovirus-origin-of-sars-cov-2-s-furin-cleavage-site/536
Ukraine bioweapons conspiracy theory - Wikipedia, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://en.wikipedia.org/wiki/Ukraine_bioweapons_conspiracy_theory
Why nobody believes the Kremlin's bioweapons claims - U.S. Embassy & Consulates in Italy, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://it.usembassy.gov/why-nobody-believes-the-kremlins-bioweapons-claims/
“20 000 Documents” By The Kremlin That [DO NOT] Confirm The Creation Of Bio-weapons In Ukraine | Mythdetector.com, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://mythdetector.com/en/20-000-documents-by-the-kremlin-that-do-not-confirm-the-creation-of-bio-weapons-in-ukraine/
Gravitas: Global biomedical expert: Virus could have leaked in Wuhan - YouTube, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://www.youtube.com/watch?v=7NVAbYpVLMM
J. Tritto's research works | Centro Diagnostico Italiano and other places - ResearchGate, accesso eseguito il giorno giugno 30, 2025, https://www.researchgate.net/scientific-contributions/J-Tritto-10857888
Commenti
Posta un commento